Ma che carino non è
Fantastic Mr Fox?! E con questa frase grammaticalmente scorretta introduco l’argomento.
Non è tenerissimo????!
Questo sabato annoiata e fuori
forma ho deciso di rilassarmi recuperando alcuni titoli che avevo abbandonato
nell’hard disk (shhhh… chi ha parlato di illegalità? Si tratta di approfondire
la conoscenza della settima arte!).
Inizialmente mi sono
concessa a Perfect Creatures di Glenn Standring (regista ancora piuttosto sconosciuto).
Noioso e moralista (nemmeno troppo) film sui vampiri. Affatto coinvolgente ma
adattabile per un aperitivo. Preciso che ho deciso di vederlo perché pensavo si
trattasse di un altro film, Beautiful Creatures (mi incuriosisce la rivoluzione
delle streghe).
Successivamente ho
concluso la visione di On the road di Walter Salles. Avevo interrotto la sua
visione alla scena di sesso a tre perché stufa di vedere il nulla. Infatti, il
film non rappresenta proprio niente: cerca di raccontarsi fra la ricerca
personale dell’essere e l’abuso di trasgressione. In sintesi vorrebbe rendere
noto il comportamento sregolato di uno specifico individuo capace di creare
collettività senza sbilanciarsi con una morale. Ma soprattutto, una cosa che
non sopporto è che si rappresenti (anche in altri film) che lo scrittore debba
essere un pazzo o vizioso altrimenti non è in grado di scrivere. Sì, qui la sto
prendendo sul personale però abbiate un po’ di comprensione. Un uomo per
scrivere non necessita di cultura o allucinazioni bensì di fantasia. Considero
l’utilizzo da parte dello scrittore di sostanze come un barare, come un atleta
e il doping. Per concludere, la mia curiosità e desiderio di raggiungere i
titoli di coda del film era data dall’infondato pensiero che in produzione ci
fosse la zampogna della madre della Stewart e il voler constatare ancora una
volta quanto non sopporti il modo di recitare della stessa.
Ditemi che non sono l'unica a trovare una somiglianza fra questo attore, Sam Riley e Benicio Del Toro??!
Due nomi e due vite che
dicono già tanto. Il primo, regista conosciuto per la sua spiccata attenzione
per le peculiarità; il secondo è uno scrittore per ragazzi molto apprezzato. Lo
sapevate che sempre quest’ultimo aveva scritto il soggetto per i Gremlins?? Io
no.
Il film in stop motion è
pieno di metafore sulla vita. È una fiaba dalle mille morali. Perfetto per i
piccini che devono crescere e per gli adulti per riuscire a comprendere
determinati atti di cui hanno dimenticato i significati. Mi son ritrovata più
di una volta a sorridere ed a ridere dolcemente a causa delle umoristiche
scenette. Nonostante non sia un film d’animazione disneyano penso che
bisognerebbe comunque farlo rientrare in quei classici d’epoca utili ad
insegnare. Vi consiglio vivamente di guardarlo perché io me ne sono innamorata!
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