Per amor della Dea Terra, è costruita bene! Nessuno
potrebbe dire il contrario. Ma quello che mi domando se possa essere possibile che
in realtà la fama di Lost non sia frutto dei lavori mediatici? Intendo: è
possibile che la pubblicità (in tutti i suoi ambiti, compresa la nomina di J. J. Abrams) abbia influito sulla crescita degli spettatori e sul loro conseguente passaparola?
Molti lo hanno elogiato su basi evidenti, di seguito
riassumo alcuni punti:

Ciò che ha sollevato pareri positivi e apprezzamenti di
questa serie è stato proprio il coinvolgimento che é stata in grado di creare
col pubblico. Per diventare un grande prodotto commerciale che dia ottimi
frutti ogni serie DEVE conquistare, farsi amare e seguire da un'enorme, fedele
massa di fan che la promuovono parlandone in giro. In particolare, i fan di
questa serie, cresciuti molto in fretta, sfruttando la potenza di Internet si
riunivano in community di siti per discutere animatamente delle puntate appena
andate in onda. Non si trattava del classico ritrovo per ammirare il beniamino di
turno o della nuova infatuazione del protagonista, si trattava bensì di
confessionali condivisi in cui esponevano le proprie supposizioni riguardo a
ciò che stava accadendo nel telefilm. Infatti in questa serie c'è una massiccia
dose di tensione mista a dubbi che lentamente vanno a risolversi per tutta la
durata delle stagioni.
Ricordo quindi che non è né la prima e né sarà l'ultima
serie che regalerà al mondo o a una piccola parte dei suoi abitanti pillole di
misteri che non faranno dormire alla notte. Certo, Lost pone le sue solide fondamenta su di esso e come un gomitolo si srotola dalle loro mani ma ce ne sono a bizzeffe di
telefilm in grado di donar le medesime sensazioni di alterazione. A me ad
esempio ha coinvolto parecchio la serie (sottovalutata) Dollhouse in cui al termine
di ogni episodio desideravo vederne il seguito. Ne sono stata drogata e per mia
fortuna/sfortuna è durata solo due stagioni ed io avendo il vizio di scaricarle
e gustarmele tutte d'un sol boccone ho completato la mia visione in poco più di
tre giorni.
Sospensione e Cliffhanger
Ci si ricollega al fattore suspance di cui amo la presenza in qualsiasi ambito (cinema, letteratura, giochi, pure nella vita!). In ogni puntata si propone una domanda nuova. Nella prima stagione più di altre. Ci si chiede quale sia lo scopo della determinata introduzione e ci si anima quando si pensa di essere vicini alla soluzione. Infatti non sempre viene risolto il quesito a fine stagione, tantomeno a fine puntata. Non si tratta di una serie composta da piccole storielle distinte prive di collegamento logico. Quando si guarda Lost si viene bombardati da una serie di informazioni che lentamente, episodio dopo episodio, si scoprirà avere un legame e una spiegazione.

Poche puntate mi hanno soddisfatto appieno e in molte
avevo le palpebre calanti. Infatti, su di me l'effetto sospensione ha causato una reazione di deja-vu comatoso. Nonostante si sia puntato molto sui finali ansiosi,
io a volte non ho percepito l'impulso di pormi domande e quindi mi staccavo dal
soggetto e mi concentravo immediatamente su altro.
Questo é accaduto un po' meno fra metà della seconda
stagione e la terza. Ma già alla quarta mi son adagiata. Non parliamo della quinta allora! In quella ho dovuto lottare psicologicamente e fisicamente per condurmi al di fuori di quei gironi danteschi! E nel corso della sesta stagione ho avuto seri problemi. Nei momenti liberi, quando mi proponevo di andare avanti con la serie ero sconfortata e demoralizzata dal fatto che ci fossero altre. troppe, ore che dovevo ancora dedicare ad essa.
Storia

È un miscuglio di ingredienti differenti ben dosati che che secondo alcuni ha creato
un'innovazione nel campo della tv. L'utilizzo di flashback, visioni, sogni,
premonizioni, flashforward in contemporanea con la storia dell'isola e le
singole storie sulle vite private dei personaggi sono un magnifico esempio di
lavoro eseguito correttamente. Incrementano notevolmente la spettacolarità
dell'idea di fondo. In questo caso il soggetto non può venire riassunto con una
frase perché non rispecchierebbe appieno le diramazioni che lo compongono e che
si prolungano attraverso vari spunti.
Per il resto la storia racchiude un po' di tutto ciò che può passare per la mente di un qualunque umano che ha vissuto fino adesso su questo pianeta, non ho notato nulla di futuristico.
Quando uscì la prima puntata in tv non la guardai e
accantonai la sua visione fino a qualche mese fa. La traduzione che mi ero fatta in testa era che fosse solo il naufragio di differenti persone su un'isola magica, o almeno ciò era quello che mi era arrivato all'orecchio. Non mi aveva mai
attratto nonostante le buone parole di tutti. Per curiosità ma soprattutto per
riuscire a capire il borbottio generale su Lost mi son decisa a visionarlo, ora.
La puntata che mi ha colpita ed entusiasmata maggiormente è stata la quinta della quarta stagione. Nella quale si affronta un viaggio nel tempo con Desmond.
Premetto che ho apprezzato la visione di questa serie che
ha faticato a conquistarmi e ammetto che ho ancora parecchi dubbi su di essa.
Non penso mi piaccia da impazzire nonostante sia un buon prodotto. E nonostante
ci sia lo zampino di Goddard.


E ribadisco il quesito che mi è sorto spontaneo già dai primi sguardi: la notorietà di questa serie televisiva (alcuni chiamano in modo supremo La serie televisiva) è dovuta veramente alla sua maestosità oppure, dietro un una direzione comunque di altissimo livello, è frutto di un capiente movimento di voci osannatrici?
Personalmente l'ho trovato molto sopravvalutato.
P.S. Gli effetti speciali mi hanno lasciata perplessa nella prima stagione; si
puó sorvolare su questi dettagli nel 2000 avanzato?
EPISODIO PREFERITO
#5 della 4^ stagione
Viaggio nel tempo di Desmond
#11 della 6^ stagione
La (apparente) realtà alternativa di Desmond
PERSONAGGIO PREFERITO


CONCLUSIONE
Ne è valsa la pena solo per l'ultima
puntata. Colma di tensione e sentimento anche se a tratti velata di
banalità (facilmente tralasciabile). Comunque perfetta. Son felice di aver analizzato questo doloroso telefilm. E di
averlo concluso.
P.S. Chi dice che non dà risposte il finale non ha colto
nulla della trama di base spiattellata pian piano per tutti gli episodi. É
palese anche per un'idiota come la sottoscritta! Quindi significa che non ha
seguito affatto la sceneggiatura od ha mantenuto una mente chiusa per tutta la
durata... La risposta è stata data alla fine ed il finale non è affatto aperto anzi ha una serratura chiusa con una chiave spirituale.
Un bacione da LaRaccontastorie
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